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Codice:  
Course code:
84010
Anno accademico:
Academic year:
2009-2010
Titolo del corso:
Course title:
Pedagogia interculturale e della marginalità
Modulo:  
Module:
1 - Pedagogia della marginalità e della devianza
Docente 1:
Teacher 1:
LIZZOLA Ivo
Ruolo Docente 1:
Teacher 1:
Modalità 1:
Type 1:
Convenzionale
Settore scientifico-disciplinare:
Reference sector:
M-PED/01 Pedagogia generale e sociale
Anno di corso:
Year of degree course:
Primo
Facoltà:
Faculty:
Scienze della Formazione
Modalità di frequenza:
Type:
Non obbligatoria
Semestre:
Semester:
2
Sottoperiodo:
Sub period:
Numero totale di crediti:
Total credits:
0.5
Carico di lavoro
Workload
Attività frontale:
Lectures:
30.0
Esercitazioni:
Applied activities:
0.0
Studio individuale:
Individual work:
0.0
Attività didattica a piccoli gruppi:
Group work:
0.0
Seminari:
Seminars:
0.0
Laboratori:
Laboratories:
0.0
TOTALE (voci sopra-elencate):
TOTAL:
30.0
Ore di lezione settimanali:
0.0
Prerequisiti:
Prerequisites:
Obiettivi formativi:
Educational goals:
Contenuto del corso:
Course contents:
Ci sono vite di uomini e di donne che paiono essere rattrappite nella necessità, nella sopravvivenza. Almeno per qualche stagione. Senza speranza alcuna di trasformazione: con una concentrazione su gesti ripetuti che tesse quasi un riparo dalla speranza, come dalla memoria. Dall?altro e da se stessi. Vite nella difficoltà, quasi nella paralisi della volontà, ai margini delle città, delle relazioni, degli affetti: cura, incontro educativo, possibilità d?un nuovo inizio paiono impossibili. Come ci indicano, pur in modi così diversi (e da vite così diverse), Hannah Arendt, Simone Weil, Edith Stein e María Zambrano, occorre portare il pensiero ?là dove la mente sente esserci questioni utili per l?anima?, là dove c?è esperienza vivente. Sentire e pensare sulla soglia della vita, senza evitare di avvertire come le parole siano consumate e i nostri saperi possano cogliersi impotenti, è una esigenza di verità oltre che una prova di realtà. Può provarci fino all?estremo limite ma, di fronte all?uomo sfigurato, questo è l?unico passaggio per ritrovare l?originaria fraternità, l?umano che è comune.
There are men?s and women?s lives which appear to be benumbed in the need to survive. At least for a space of time. Without hope of any change: with a concentration of repeated gestures which weave a kind of shield from hope, from memory. From others and themselves. Lives in difficulty, almost in a paralysis of their will, on the edges of cities, on the borders of their relationships and affections: care, educational encounters, the possibility of a new start seem impossible. As indicated in such widely differing ways (and through very different lives), Hannah Arendt. Simone Weil, Edith Stein and Marìa Zambrano, it is necessary to take thought ?there where the mind feels there are useful questions for the soul?, there where there is living experience. Feeling and thinking on the threshold of life, without failing to notice how words are consumed and our knowledge can prove impotent, there is a need for truth as well as a test of reality. It can be tested to the extreme limit, but before disfigured man this is the only passage to find once again the original fraternity, what is human and common to all of us.
Testo di riferimento 1:
Course text 1:
Ivo Lizzola, L?educazione nell?ombra- educare e curare nella fragilità, Carocci, Roma 2009 (pagine/pages: 136)
Testo di riferimento 2:
Course text 2:
Raffaele Gnocchi, Pedagogia del disagio adulto, Unicopli, Milano 2008 (pagine/pages: 200)
Testo di riferimento 3:
Course text 3:
3- Luigina Mortari, Un metodo a-metodico. La pratica della ricerca in María Zambrano, Liguori, Napoli 2006, oppure Ivo Lizzola, Di generazione in generazione. l?esperienza educativa tra consegna e nuovo inizio, Franco Angeli, Milano 2009 (pagine/pages: 150)
Testo di riferimento 4:
Course text 4:
4- Alessandro Bosi, Sergio Manghi (a cura), Lo sguardo della vittima. Nuove sfide nella civiltà delle relazioni, F Angeli, Milano 2009 oppure Piero Bertolini, Letizia Caronia, Ragazzi difficili, La Nuova Italia, Firenze 1993 (pagine/pages: 130)
Metodi didattici:
Teaching activities:
lezione frontale, esercitazioni
Struttura della verifica del profitto:
Assessment:
orale
oral
Descrizione verifica del profitto:
Lingua di insegnamento:
Teaching language:
italiano
Altre informazioni:
Other information:
 
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